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Spirito bizzarro di nobile famiglia piacentina, Carlo Mascaretti (Americo Scarlatti è l'anagramma del suo nome) nelle enciclopedie è segnalato come scrittore e giornalista. Nato a Pianello Valtidone nel 1855, studiò a Roma, dove si laureò come avvocato. Spirito ribelle fondò alcune battagliere riviste che ebbero alterne fortune. Nel 1888 vinse un concorso per bibliotecari alla Nazionale di Roma. Schedava da libri e riviste tutte le stranezze letterarie, i bisticci, i nonsensi, le poesie parodistiche, i giochi retorici di cui era ghiotto. Collaborò alla "Rassegna settimanale" e alla quindicinale "Minerva", la "rivista delle riviste" diretta dal deputato Federico Garlanda. Fu lo stesso Garlanda a esortarlo a raccogliere in volumi quello che andava pubblicando in una rubrica dal buffo titolo maccheronico, Et ab hic et ab hoc. Alla fine di volumi ne pubblicò tredici, dal 1900, anno in cui uscì il suo primo volume dal titolo Amenità letterarie sino a dopo la sua morte, avvenuta nel 1928, quando la nipote, Pierina Osti, mise in ordine le annotazioni rimaste e fece uscire appunto l'ultimo libro.